La Gallinella d’Acqua
La Gallinella d’Acqua, l’uccello comune delle zone paludose.
La Gallinella d’Acqua e’ un uccello comune delle zone paludose. E un uccello in linea di massima sedentario. Se migra preferisce comunque tratti brevi.
Lungo fino a 35cm, con una apertura alare che puo’ arrivare a 50-55cm.
https://www.lipu.it/uccelli/conoscerli-proteggerli/gallinella-dacqua
Famiglia
Fa parte della famiglia dei Rallidi, cioe di quegli uccelli che prediligono le zone paludose con canneti e ninfee. Sono caratterizzati da ali proporzialmente corte rispetto a quelle di altre famiglie di uccelli, e hanno le dita delle zampe molto lunghe. Sono piu’ bravi a camminare che a volare, per questo sono paragonate alle galline.
Caratteristiche
Il colore del piumaggio e’ nero, mentre il becco e’ giallo all’apice, diventa rosso all’attaccatura e prosegue disegnando una placca rossa sul capo. Le zampe dell’esemplare adulto sono di colore giallo tendente al verde. Mentre i pulcini hanno le zampe scure e, come si puo’ osservare nella foto sotto, le zampe sono proporzionalmente molto grandi.

Foto di Alessandra Gentili
Habitat
Costruisce i nidi all’interno di aree con una vegetazione folta, ma puo’ anche farlo sui rami di arbusti che si trovano a ridosso dell’acqua. Predilige le acque stagnanti o con movimento limitato, difficilmente si trova in acque fluviali. Si nutre prevalentemente di vegetali ma, all’occorrenza, anche di piccoli animali tipo insetti e vermi, o anche vertebrati tipo piccoli anfibi e pesci.
Dove trovare la Gallinella d’Acqua

Foto Alessandra Gentili
E’ presente in quasi tutta l’Europa. In Italia e’ stanziale, cio’ significa che non migra. E’ presente in tutto il paese, localizzata prevalentemente a livello del mare fino in zona collinare. Anche se alcuni esemplari si possono trovare ad altezze maggiori, ad esempio in Sicilia.
Stato di Conservazione
Questa specie gode di ottima salute in Italia, ha infatti uno stato di conservazione di livello elevato. Cio’ significa che non e’ inserito nell’elenco delle specie a rischio.

Foto Alessandra Gentili
Tuttavia affinche’ la situazione non cambi, e’ necessario monitorare i bordi degli stagni ed evitare che l’ecosistema sia modificato. Quindi evitare la pulizia dei bordi dove ad esempio cresce la Typha-latifolia questa specie predilige vivere, soprattutto nel periodo riproduttivo.
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