Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty

Povertà mendicante

Nell’Agenda 2030 il primo obiettivo e’ quello di sconfiggere la povertà estrema entro il 2030

Diamo seguito al precedente articolo sulla sostenibilità per iniziare ad analizzare e chiarire i suoi 17 obiettivi. Iniziamo con la povertà.

Obiettivo N. 1: la povertà estrema

Il primo obiettivo dell’Agenda e’ quello di sconfiggere la povertà estrema entro il 2030. È ritenuto un obiettivo fondamentale se si vuole parlare di sviluppo sostenibile. Per povertà estrema si intende per definizione la sopravvivenza con meno di $2,15 a persona al giorno a Parità di Potere d’Acquisto del 2017. Ciò vuol dire che oggi chi vive con meno di $2,15 al giorno può essere considerata una persona in stato di estrema povertà.

https://www.unicef.it/diritti-bambini-italia/poverta/

Prima della pandemia il livello di povertà stava rallentando. La pandemia ha fermato questo orientamento positivo pertanto ancora oggi troppe persone vivono al di sotto della soglia prevista.

Indice di povertà nel mondo nel 2022. Cliccando nel cerchio di interesse si apre il pop-up con il valore dell’indice di povertà in percentuale. L’Europa e’ il cerchietto verde in alto a sinistra di South-Asia(Packed  cirlces Bubble chart a cura di Alessandra Gentili

Perché i modelli economico-sociali creano povertà?

Se gli attuali modelli sociali ed economici non cambiano, la stima per il 2030 non e’ favorevole. Questo significa che l’obiettivo posto non sarà raggiunto e ancora molte persone saranno in una condizione di povertà estrema nel 2030.  La zona più a rischio e’ l’Africa sub-sahariana.

mendicante-jpeg Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty
Mendicante per le strade cittadine Foto Alessandra Gentili

Intanto sarebbe opportuno chiedersi perché c’è così tanta povertà al mondo. Per capirlo e’ necessario avere un approccio multidimensionale al riguardo. La povertà e’ un insieme di fattori rispetto ai quali il mancato accesso al denaro in quanto strumento e’ la conseguenza  e non la causa. Disoccupazione, esclusione sociale, elevata vulnerabilità a disastri, malattie e guerre, impediscono ad alcune popolazioni di essere produttive.

L’interdipendenza

L’interdipendenza di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, vedi “Interdipendenza e Risorse Comuni”, ci spinge a considerare perché e’ importante assicurare il benessere a tutti. A livello di giustizia sociale dovrebbe essere chiaro che, essendo collegati l’un l’altro, il malessere di alcuni influisce su tutti. Ma se da un profilo sociologico il concetto può sfuggire, forse ci appare più chiaro analizzandolo sotto il profilo economico. Quando la disuguaglianza cresce la coesione sociale viene a mancare. Se non c’è coesione sociale aumentano le tensioni politiche che causano instabilità e conflitti.

protesta1 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty
Protesta
foto Malu Laker per Unsplash.com

Ne abbiamo una dimostrazione pratica con gli odierni fatti di politica e le guerre.

Cosa fare?

Attuare sistemi di protezione sociale solidi e’ una base per  impedire a molte persone di cadere in povertà. Rispondendo alla crisi del costo della vita, 105 paesi e territori hanno annunciato quasi 350 misure di protezione sociale tra febbraio 2022 e febbraio 2023. Tuttavia, l’80 percento di queste era di natura a breve termine e, per raggiungere gli obiettivi, i paesi dovranno implementare sistemi di protezione sociale universali e sostenibili, appropriati a livello nazionale per tutti.

Oltre all’impegno dei Governi, anche la scienza puo’ dare un enorme contributo per porre fine alla povertà. Le tecnologie hanno consentito, ad esempio, l’accesso all’acqua potabile riducendo così i decessi causati da malattie trasmesse dall’acqua. Hanno inoltre migliorato l’igiene, quindi i rischi di salute correlati all’acqua potabile.

Per raggiungere l’obiettivo n.1 sono stati stabilite le linee di azione conosciute come target di riferimento. A seguire i target cosi come compaiono nei siti ufficiali:

1.1 Entro il 2030, eliminare la povertà estrema per tutte le persone in tutto il mondo, attualmente misurata come persone che vivono con meno di $2,15 al giorno

1.2 Entro il 2030, ridurre almeno della metà la percentuale di uomini, donne e bambini di ogni età che vivono in povertà in tutte le sue dimensioni in base alle definizioni nazionali

1.3 Applicare a livello nazionale sistemi adeguati e misure di protezione sociale per tutti, includendo i livelli minimi, ed entro il 2030 raggiungere sostanziale copertura dei poveri e dei vulnerabili

1.4 Entro il 2030, assicurare che tutti gli uomini e le donne, in particolare i poveri e i vulnerabili, abbiano uguali diritti riguardo alle risorse economiche, così come l’accesso ai servizi di base, la proprietà e il controllo sulla terra e altre forme di proprietà, eredità, risorse naturali, tecnologie e servizi finanziari, tra cui la microfinanza.

1.5 Entro il 2030, costruire la resilienza dei poveri e di quelli in situazioni vulnerabili e ridurre la loro esposizione e vulnerabilità ad eventi estremi legati al clima e ad altri shock e disastri economici, sociali e ambientali

Goal-1 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty
Logo obiettivo 1 Agenda 2030
Foto ONU

1.A Garantire una significativa mobilitazione di risorse da una varietà di fonti, anche attraverso la cooperazione allo sviluppo rafforzata, al fine di fornire mezzi adeguati e prevedibili per i paesi in via di sviluppo. In particolare per i paesi meno sviluppati, ad attuare programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue dimensioni

1.B Creare solidi quadri di riferimento politici a livello nazionale, regionale e internazionale, basati su strategie di sviluppo a favore dei poveri e attenti alla parità di genere, per sostenere investimenti accelerati nelle azioni di lotta alla povertà

Un impegno attivo a livello personale puo’ fare la differenza. Approfondire questi concetti di interdipendenza non solo porta a una crescita personale, ma aiuta a capire perché determinate azioni sono giuste, quindi le sostiene. Ciò aiuta a mantenere i diritti di tutti e assicura che la voce di tutti sia ascoltata.

 

https://www.sostenibilitadigitale.net/2025/03/18/18-marzo-giornata-nazionale-del-riciclo-e-della-prevenzione-dello-spreco/

 

 

Scopri il Futuro Digitale Sostenibile!

Vuoi un web più etico, efficiente e rispettoso dell’ambiente? Su sostenibilitadigitale.net trovi tutto ciò che ti serve:

2705 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty **Rubriche su animali, natura e ambiente** 
2705 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty **Strategie di Digital Marketing** per un impatto positivo 
2705 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty **Consulenze e realizzazione di siti web sostenibili** 
2705 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty **Analisi dati e report SEO per la tua crescita online** 

Unisciti a noi per costruire un digitale più consapevole e responsabile!

Visita https://sostenibilitadigitale.net

Visualizzazioni: 1

Share this content:

alessaandra-gentili-150x150 Povertà : Agenda 2030 Goal n.1=no poverty
Alessandra Gentili

Mi chiamo Alessandra e da molti anni mi dedico con passione all’ecologia e all’ambiente. Un nuovo percorso mi affascina da qualche anno: l’analisi dei dati. Questa disciplina ha il potere di sconvolgere punti di vista e certezze, mettendoci di fronte a verità che non si possono ignorare. Data Driven e Data Storytelling sono la mia nuova passione.

0
0

Mi chiamo Alessandra e da molti anni mi dedico con passione all’ecologia e all’ambiente. Un nuovo percorso mi affascina da qualche anno: l’analisi dei dati. Questa disciplina ha il potere di sconvolgere punti di vista e certezze, mettendoci di fronte a verità che non si possono ignorare. Data Driven e Data Storytelling sono la mia nuova passione.

1 commento

comments user
Barbara Rinaldi

L’articolo sull’Obiettivo 1 dell’Agenda 2030 mette in luce l’importanza di un approccio globale e multidimensionale per sradicare la povertà estrema entro il 2030.

È impressionante vedere come l’Agenda 2030 riconosca che la povertà non è solo una questione di reddito insufficiente, ma anche di accesso limitato a risorse essenziali come servizi sanitari, istruzione, protezione sociale e opportunità economiche.

Mi ha colpito particolarmente l’analisi sull’interdipendenza e su come l’instabilità economica e sociale di alcune regioni possa avere effetti a catena a livello globale, aumentando tensioni politiche e conflitti. Questo sottolinea la necessità di politiche inclusive e sistemi di protezione sociale universali e sostenibili per proteggere i più vulnerabili.

Riflettere su come le tecnologie possano contribuire a ridurre la povertà, ad esempio migliorando l’accesso all’acqua potabile e promuovendo soluzioni innovative per i bisogni primari, è un punto di vista illuminante. Tuttavia, resta fondamentale che tali tecnologie siano accessibili e adattabili alle realtà locali.

L’articolo sollecita giustamente una riflessione personale: cosa possiamo fare nel nostro piccolo per contribuire a questo obiettivo globale? Investire in un digitale sostenibile e responsabile, come promosso da **Sostenibilità Digitale**, può essere un passo importante per creare un impatto positivo. Un impegno attivo e consapevole, anche attraverso l’uso di tecnologie etiche e rispettose dell’ambiente, è essenziale per un futuro equo e sostenibile.

Sei d’accordo che, oltre alle politiche globali, anche le azioni individuali e le scelte quotidiane possano fare la differenza?

Commento all'articolo